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11 aprile 2010

Nuove funzioni per Gmail, anteprima dei messaggi e nuove etichette

Sono state rese disponibili alcune nuove funzioni per migliorare e facilitare la vita agli utenti di Gmail.

La prima funzione riguarda l'anteprima dei messaggi.

Attivando dall'ampollina verde della sezione Labs che si trova in alto a destra, nella vostra casella di posta elettronica Gmail sul web, la funzione chiamata "Occhiatina ai messaggi", avrete la possibilità di visionare il contenuto di un messaggio di posta elettronica senza doverlo aprire, questo permetterà di velocizzare l'apertura di e-mail più significative o urgenti alle quali necessità, magari dare una risposta immediate, da quelle che potremo leggere con calma in un secondo momento.

Per farlo sarà sufficiente cliccare con il tasto destro del mouse sul messaggio per leggere una breve anteprima.

La seconda riguarda le "Etichette nidificate"

Un tentativo di creare le classiche cartelle per riordinare ed organizzare la posta; su Gmail le cartelle vengono identificate come etichette, ed ora si possono nidificare. Per ora la funzione è molto limitata, si deve creare ex novo un etichetta per esempio casa e per aggiungere la sotto-etichetta, per esempio Lavoro, si dovrà dividerla con uno slash. Casa/Lavoro.

Inoltre permette la creazione del nome delle etichette con una lunghezza massima di 40 caratteri.

Maggiori info sul Gmailblog.

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2 aprile 2010

La prima puntata di Fascino Criminale su YouTube

Oggi una nuova iniziativa per tutti gli appassionati delle serie televisive americane, e più precisamente il primo episodio di White Collar (Fascino Criminale), sarà visibile integralmente e gratuitamente su YouTube.

YouTube e Fox Channels Italy, a seguito della partnership siglata lo scorso novembre, distribuiranno in un ciclo di appuntamenti mensili, l'anteprima di episodi delle nuove serie dei canali Fox.

La visione della prima puntata di White Collar si potrà vedere da oggi fino all'8 aprile, giorno in cui andrà in onda su FoxCrime (canale 114 di Sky).

La prima puntata è visibile all'indirizzo: youtube.com/foxtv.




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28 marzo 2010

Gmail vi avvisa se altri accedono alla vostra web-mail

Questa settimana appena passata, il Team di Gmail ha fornito un nuovo aiuto per scoprire se il nostro account di web-mail (fornito da Google) ha subito accessi sospetti.

A dire il vero vi è già una funzione che svolge questo compito da un paio di anni, una piccola scritta al fondo della pagina avvisa l'utente se vi sono sessioni aperte su un computer remoto e permette di vedere se qualcun altro si connetteva alla propria casella di posta.

Vecchia notifica
Dettagli dell'attività dell'account
Ora è stato aggiunto un miglioramento alla funzione che avviserà l'utente, nel caso fossero individuati accessi anomali che potrebbero non essere effettuati da parte dell'utente che utilizza normalmente il servizio.

Avviso accesso sospetto
In questo caso apparirebbe un banner in alto vicino alla casella di ricerca.

In caso ci si accorgesse che il nostro account ha subito un accesso non autorizzato è opportuno cambiare immediatamente la password di accesso, Il Team oltre a questo suggerimento precisa che questa è solo una notifica che vi avvisa di attività sospette, ma che non sostituiscono i sistemi di sicurezza che è sempre opportuno attivare sui computer.

Ulteriori approfondimenti li trovate sul blog di sicurezza Google.

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26 marzo 2010

Guardare la Tv (3000 e più canali) sul computer con un addons

Chrome TV è plug-in che permette di guardare la TV online direttamente dal vostro browser è gratuito ed è estensione è disponibile anche per: Internet Explorer, Firefox, Mac (Safari).

Con questo software potete visualizzare nel browser oltre 3000 canali televisivi in streaming da tutto il mondo.

Semplice senza nessuna registrazione, una volta installato vi troverete un'icona su cui cliccare. Qui vi verranno mostrati una serie di canali in ordine per nazione e categoria.

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9 marzo 2010

Crea ed elabora modelli in 3D grazie a Google

Tra i vari prodotti di grafica che si possono trovare su internet, anche Google fornisce un interessante software gratuito per la creazione di modelli 3D. In realtà non si tratta di una novità, perchè è già da parecchio in circolazione, ma magari molti non ne sono a conoscenza.

Non si tratta di un'applicazione per professionisti ma più per utenti che desiderano approcciarsi in maniera semplice ed intuitiva al mondo della modellazione 3D.
Nonostante sia stato realizzato per un utilizzo molto semplice, non mancano i tutorial video  per aiutare l'utente al primo approccio, ma anche per i più esperti vi sono ben 4 video ed ovviamente il centro assistenza.

Visitate la pagina di presentazione di Google SketchUp 7 ed eventualmente tutte le funzionalità che offre.

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19 febbraio 2010

Un worm si diffonde con il P2P, le e-mail e Social Network

Un nuovo malware si sta diffondendo tramite le reti P2P e la posta elettronica, si chiama Skybot.AKB ed è stato scoperto dai laboratori di Panda Security.

Il metodo di diffusione può ricondursi o ad un falso invito per l'uso dei Social Network come Twitter e Hi5, o ad una ingannevole e-mail che sembra arrivare da Google in risposta a una domanda di lavoro.

da Panda Security via Flickr
Il codice maligno si installa sul computer fingendo di essere un estensione di Firefox security.

da Panda Security (estensione)

I messaggi rilevati sono sul tipo:
  • Jessica would like to be your friend on hi5;
  • You have received A Hallmark E-Card;
  • Shipping update for your Amazon.com order 254-71546325-658732;
  • Thank you from Google;
  • Your friend invited you to twitter.
Dopo essersi installato sul computer, quando l'utente cercherà una parola dell'elenco qui sotto, verrà indirizzato a siti web diversi da quelli che si cercavano. 
Airlines, Amazon, Antivir, Antivirus, Baseball, libri, Casino, Chrome, Cialis, Cigarettes, Comcast, Craigslist, di credito, Incontri, Design, Dottore, Explorer, Fashion, Finanza, Firefox, Flifhts, Flower, Calcio, Gioco d'azzardo, Gifts, Grafica, Salute, Hotel, Assicurazioni, Iphone, Prestiti, Medicale, Militare, Mobile, Money, ipoteche, Cinema, Musica, Myspace, Opera, Pharma, Pocker, Scuola, Software, Sport, Spybot, Spyware, Trading, Tramadol, Viaggi, Twitter, Verizon, Video, Virus, le vocazioni, Sfondi, Weather.
Inoltre il worm al fine di ridurre l’efficacia dell' individuazione, disattiva il servizio dei report di errori di Windows o il servizio utenti per il controllo accessi (UAC) e aggiunge un eccezione al firewall di Windows, così da assicurarsi la possibilità inviare dati.

Via Panda Security.

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Google Buzz separato da Gmail

A seguito varie lamentele, rivolte al nuovo prodotto denominato Google Buzz, il team di Mountain View ha apportato alcune modifiche e aggiunto una pagina dedicata alle impostazioni del neonato "Social Network".

Non essendo passato per il consueto percorso, dove solitamente il prodotto prima viene rilasciato in Beta, per accertare eventuali problemi di funzionalità e test sull'utenza, sono sorti subito problemi con la privacy, in quanto per rendere più agevole la configurazione del prodotto, Google aveva fatto in modo che il processo fosse automatico, facendo si che l'account fosse già impostato per seguire alcune persone.

Purtroppo molti utenti non hanno gradito il fatto che l'elenco delle persone che seguivano venisse reso pubblico immediatamente.

Ora la funzione Auto-following è stata resa più visibile ed è possibile scegliere se mostrare o non mostrare gli amici o le persone e se permettere di seguire il personale profilo pubblico.

Nella scheda Buzz delle impostazioni di Gmail potrete nascondere Google Buzz da Gmail o disattivarlo completamente. Inoltre, nella pagina iniziale sarà presente un collegamento a queste impostazioni per fornirvi la possibilità di disattivare da subito Google Buzz.

 
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16 febbraio 2010

Facebook Login come accesso ad Internet

Purtroppo vi sono ancora molte persone che non conoscono bene Internet e le, davvero, molteplici e immense possibilità che fornisce.

Questa mattina ho avuto modo di leggere due blog(*) che riportavano un articolo pubblicato dal sito ReadWriteWeb [in inglese], in particolar modo ciò che lascia perplessi sono i commenti al post.

A quanto pare la poca conoscenza di Internet, la pigrizia, la poca voglia a imparare e magari anche la mancanza di tempo ha fatto in modo che Facebook avvicinasse, sì, moltissimi utenti al Web, ma che li limitasse al solo accesso ed uso del singolo sito .

Sembra, infatti, che moltissimi utenti si colleghino al sito/internet tramite la pagina di Login, e proprio perchè l'articolo di ReadWriteWeb è stato indicizzato tra i primi posti nelle pagine di Google, ha portato a credere agli utenti che quella fosse la nuova pagina di Facebook, lamentandosi nei commenti della poca chiarezza per l'accesso. Complice forse anche l'ultima modifica dell’home-page di Facebook.

Il grandissimo successo di Facebook, proprio grazie alla semplicità di utilizzo, potrebbe essere sfruttato per migliorare la conoscenza basilare sull'uso di Internet, anche perché è sicuramente un grosso rischio la poca informazione sull'uso del web che ogni giorno che passa diventa sempre più indispensabile.

È un po' triste e deprimente che le persone, quando accedono a Internet, non siano in grado di distinguere un blog da un sito o da un forum o ancora da Social Network, e che magari prima di scrivere non abbiano avuto la pazienza di leggere almeno l’articolo, onde evitare di cadere nell’errore di confondere un sito famoso dall'altrettanto famoso Social Network.

È davvero ancora troppo complesso Internet per essere utilizzato con semplicità da tutti?


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15 febbraio 2010

Google Buzz risolve il problema della privacy

Poco dopo che Google Buzz ha fatto la sua apparizione, sono sorti alcuni problemi inerenti alla gestione della privacy.

Essendo il programma inserito all'interno della casella di posta ed interagendo con i contatti personali, questi ultimi diventavano automaticamente dei followered entrando a far parte dei contatti predefiniti. Senza un immediato intervento da parte dell'utente, i propri dati personali come nome ed e-mail dei contatti erano visibili a tutti i nuovi e vecchi amici. Il team di Google si è subito messo all’opera per adeguarsi alle richieste dei suoi utenti, apportando alcuni miglioramenti immediati, ecco i suggerimenti  direttamente dal Blog di Google:

Quando pubblicate o create un commento in Google Buzz per la prima volta, vi verrà richiesto di creare un profilo pubblico limitato (i dati obbligatori sono nome e cognome). Questo profilo serve per visualizzare il vostro nome accanto ai post e per consentire agli utenti che seguono i vostri aggiornamenti di conoscere la vostra identità. Durante questa operazione, vi verrà notificato che l'elenco delle persone che seguite e quello delle persone che vi seguono verrà visualizzato sul profilo pubblico. Potrete visualizzare, modificare e persino nascondere tali elenchi. Questi elenchi non vengono resi pubblici sul profilo personale fino a quando la procedura di creazione del profilo non viene completata.

A prescindere da questo, alcuni utenti ci hanno segnalato che la casella di controllo per non visualizzare queste informazioni era difficile da individuare. Sulla base di questo feedback, abbiamo deciso di rendere l'impostazione di questa opzione più chiara. Le seguenti modifiche verranno implementate in tutti gli account Gmail nel corso della giornata.

1. Opzione più visibile per annullare la condivisione degli elenchi sul profilo pubblico

Se non volete condividere gli elenchi delle persone che seguite e di quelle che vi seguono, potete disattivare l'opzione durante l'impostazione del profilo al primo utilizzo di Google Buzz o in qualsiasi momento nella pagina di modifica del profilo. Abbiamo reso questa opzione più visibile all'interno della procedura di impostazione dell'account, per fare in modo che chiunque lo desideri possa nascondere gli elenchi in modo semplice.


2. Possibilità di bloccare chiunque inizia a seguire i vostri aggiornamenti

Grazie al collegamento "Blocca" all'interno dell'elenco delle persone che seguono i vostri aggiornamenti, ora è più facile bloccare qualsiasi utente. Prima, dovevate attendere la creazione del profilo pubblico per bloccare gli utenti che vi seguivano. Ora, potete bloccare chiunque indipendentemente dal profilo pubblico.


3. Maggiore trasparenza rispetto a quali utenti, tra quelli che vi seguono e quelli che seguite, vengono visualizzati nel profilo pubblico

All'inizio, veniva visualizzato un elenco di tutti gli utenti che avrebbero seguito i vostri aggiornamenti dopo la creazione di un profilo pubblico. Tuttavia, l'elenco delle persone che vi seguono riportava solo i contatti che avevano già creato un profilo pubblico. Ora, gli utenti che dispongono già di un profilo pubblico e che pertanto verranno visualizzati nell'elenco delle persone che vi seguono sono perfettamente individuabili. Questa modifica vi permette di stabilire quali contatti sono presenti in questo elenco pubblico visualizzabile da tutti.

Abbiamo progettato Google Buzz per facilitare la comunicazione con gli altri utenti e la conversazione sugli argomenti che più vi interessano: vedere che questo obiettivo è già una realtà è fantastico. Tuttavia, siamo ancora nella fase iniziale e numerosi miglioramenti verranno introdotti a breve. Siamo impazienti di ricevere altri suggerimenti e continueremo a migliorare l'esperienza utente di Google Buzz per una maggiore trasparenza e ulteriore controllo. Per ulteriori informazioni sulle diverse opzioni disponibili per l'utilizzo di Google Buzz, consultate il nostro Centro assistenza.

Non è da escludere che Buzz, verrà separato da Gmail, per offrire agli utenti di quest’ultima la possibilità di tenerlo separato dalle proprie attività e a chi non dispone di una casella di posta Google di poter ugualmente usufruire del servizio Google Buzz.

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11 febbraio 2010

Google, Facebook, ma Yahoo! non sta a guardare

Dopo Facebook che vuole la sua e-mail e le ultime novità di Google: Google Buzz,  anche Yahoo! ha presentato le novità aggiuntive alla sua e-mail

Sicuramente meno alla ribalta come notizie Yahoo! che non ha nulla da invidiare a Google detenendo ancora il primato di account per la posta online; 16 per cento contro il 5 per cento di Google, delle caselle email.

Cosa fornisce Yahoo! mail? Un sacco di applicazioni:

  • la possibilità di allegare file grandi (fino a 100 MB di file ad ogni email);
  • Flickr per inviare e condividere in modo protetto le vostre foto con amici e familiari;
  • Social network, restare in contatto e condividere le informazioni con i vostri amici su Facebook, Twitter o Myspace direttamente dalla vostra casella di posta;
  • ZumoDrive per inviare file di grandi dimensioni direttamente da Yahoo! Mail;
  • Picnik per le meraviglie del foto-ritocco;
  • My Photos, Visualizza, organizza e condividi le tue foto dalla tua posta;
  • PayPal, utilizzare PayPal per inviare denaro, o richiesta di denaro, quasi chiunque in tutto il mondo con un indirizzo e-mail o numero di telefono;
  • la possibilità di vedere le e-mail dei contatti più rilevanti direttamente nella pagina di benvenuto;


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Dopo i DNS Google fornirà connessioni veloci

Google ormai ha deciso di intraprendere anche la strada delle connessioni, qualche tempo fa aveva iniziato comunicando sul blog ufficiale l'introduzione dei suoi DNS (Domain Name System), promettendo maggior velocità, nessun blocco, nessun filtro e più sicurezza.

Per farlo è sufficiente impostare come IP dei server DNS della vostra connessione gli indirizzi 8.8.8.8 e 8.8.4.4,


se avete delle difficoltà per configurarli, Google vi spiega come.

Ora i tecnici di Mountain View stanno progettando di costruire e testare l'alta velocità delle reti a banda larga. Inizieranno i test in alcune zone Stati Uniti che comprende un numero tra 50.000 e 500.000 utenti, portando nelle case 1 giga-bit al secondo ad un prezzo definito «competitivo».

A darne notizia, anche qui, la stessa Google tramite un comunicato ufficiale su Google Blog.

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10 febbraio 2010

Google Buzz è già nella nostra e-mail

Proprio ieri sera scrivevo della novità che Google aveva in serbo che stava appunto uscendo il comunicato ufficiale in cui veniva presentato Google Buzz.

"Google Buzz è un nuovo modo di condividere aggiornamenti, foto, video e altro ancora direttamente da Gmail e con i vostri contatti preferiti, sfruttando la rete sociale che da sempre è alla base della vostra casella di posta elettronica. Buzz porta in superficie questa rete, selezionando i contatti con cui vi relazionate più frequentemente ma lasciandovi decidere con chi e cosa condividere."

In pochi giorni Buzz verrà introdotta in tutti gli account Gmail, se non siete tra i fortunati ad averlo già attivo potete guardare il filmato.



Maggiori info sul sito di Google Italia.

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9 febbraio 2010

Facebook aggiunge la casella di posta e Google la trasforma in Social Network

Sul web circola da qualche giorno la notizia che i tecnici di Facebook siano al lavoro per aggiungere una funzionalità interessante al famoso Social Network, un nuovo servizio e-mail in grado di competere con Gmail, gratis per tutti gli iscritti e non.

Il nome del progetto è "Project Titan" e sarà possibile, grazie alle soluzioni POP e IMAP, configurarlo anche attraverso i client di posta elettronica come MS Outlook o Thunderbird.

Quindi questa novità potrebbe creare qualche problema alla posta di Google Gmail?

Pare di no, visto che il Team Google, per nulla spaventato ha deciso di proporre alcune funzioni usate nei Social Network implementate nel suo servizio di posta elettronica Gmail.

La notizia non è ancora confermata da Google ma si presume che saranno disponibili a partire da questa o la prossima settimana.

Non sarà un vero e proprio Social Network, ma funzioni aggiuntive alla posta Gmail, dove per iniziare sarà possibile aggiornare il proprio status, dare un’istantanea di sé e condividere informazioni.

Approfondimenti sul Nytimes.

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22 gennaio 2010

Microsoft rilascia patch straordinaria KB978207


È stata rilasciata da Microsoft la patch straordinaria, KB978207, risolutiva per la vulnerabilità che in questi ultimi giorni è stata usata per sferrare gli attacchi, provenienti dalla Cina, a Google e altre aziende.

A seguito dell'annuncio fatto da Google, si veniva a conoscenza di un attacco informatico rivolto proprio alla grande G, che portava alla luce la vulnerabilità del browser Internet Explorer, il bug ha permesso di veicolare gli attacchi provenienti dalla Cina, ed ha inoltre scaturito un putiferio, dove veniva persino paventata una rinuncia da parte della grande G, al mercato cinese, anche a causa della censura vigente in Cina.

Al momento prosegue la trattativa tra il governo cinese e il colosso Google, mentre Microsoft si è affrettata a provvedere a sanare la vulnerabilità in oggetto.

L'aggiornamento viene considerato critico e le versioni coinvolte sono: Internet Explorer 5.01, Internet Explorer 6, Internet Explorer 6 Service Pack 1, Internet Explorer 7 e Internet Explorer 8.

Questo aggiornamento sana in totale otto vulnerabilità ed è possibile visionarne il dettaglio sul bollettino MS10-002 Microsoft.

Gli aggiornamenti sono automatici se avete abilitato il computer a riceverli direttamente, se invece avete disabilitato l'opzione potete andare sul sito Windows Update e scaricare l'aggiornamento in questione.

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14 gennaio 2010

Google vs Cina e Italia vs Internet

In questi giorni si fa un gran parlare di privacy, diritti degli autori, diritti sulle immagini e via dicendo.

Partiamo dall'Italia dove il Governo ha presentato e approvato a fine dicembre un decreto in cui il Garante dovrà vegliare sul rispetto del diritto d'autore in Rete. Questo decreto oltretutto è stato approvato senza alcun coinvolgimento del Parlamento, sottopone qualunque immagini sul web (dalle web tv a YouTube) alle stesse regole della TV e quindi a una preventiva autorizzazione ministeriale, con una incredibile limitazione dell'attuale modalità di funzionamento della rete".

Il provvedimento è registrato come Atto del Governo n.169 (pdf)

Articolo 21 sottolinea come "il decreto include la fornitura delle immagini via internet tra le attività che necessitano di un’ autorizzazione del Governo, poi estende la rigida disciplina del diritto d’autore ai fornitori di servizi via internet con disposizioni dagli effetti simili a quelli della controversa legge francese"

Ma in questi giorni vi è anche un'altra guerra per la libertà d'informazione e non solo, si sta svolgendo tra il colosso informatico Google e il continente cinese.

Google aveva fatto sapere, in questi giorni l'intenzione di chiudere i suoi uffici in Cina e ritirasi dal più grande mercato internet. La decisione a seguito di un attacco informatico ad alcuni gruppi per i diritti umani tramite il suo servizio di posta Gmail per mano del Cina.

"Abbiamo deciso che non accetteremo più di continuare a censurare i nostri risultati su Google.cn, e pertanto nelle prossime settimane discuteremo con il governo cinese la base sulla quale potremo operare un motore di ricerca senza filtri nei limiti di legge, se possibile", ha detto in una nota il capo dell'ufficio legale di Google, David Drummond.

Yahoo ha appoggiato e sostenuto Google, sostenendo che gli attacchi alle reti dell'azienda sono negativi e nocivi ed è necessario contrastare opponendosi alla violazione della privacy degli utenti.

La risposta del Governo cinese non si è fatta attendere, ed ha replicato che è un suo diritto controllare la rete, tramite il portavoce del ministero degli esteri Jiang Yu, ha fatto sapere che in Cina «Internet è aperta» e le società che vogliono operare sul territorio cinese si devono adeguare alle leggi del paese.

Al momento Google continua la sua battaglia permettendo la visione dei suoi siti Google.com e Google.cn privi dei filtri richiesti dalla legge cinese in questo modo gli utenti cinesi hanno libero accesso a tutte quelle informazioni che fino ad ora erano ritenute proibite.  In Cina non è possibile vedere o utilizzare siti come YouTube, Facebook e Twitter.

Staremo a vedere dove ci porteranno tutte queste lotte contro Internet, la sua libertà e diffusione.

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20 dicembre 2009

Google promuove Chrome Os con un video

Sono sempre molto fantasiosi in casa Google, e per non smentirsi hanno creato un video che spiega il funzionamento di Chrome.

Guardatelo e sorridete. ;-)



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16 novembre 2009

In attesa del sistema operativo di Google

Ne era stata data notizia ufficiale a fine luglio, ed ora sembra proprio che sia arrivata l'ora per poter provare il nuovo sistema operativo di Google.


Secondo voci circolate su Internet, a partire da TechCrunch, questa settimana verrà diffuso il nuovo OS di Google in versione non completa. L'attesa, come per ogni prodotto Google, è sempre alta, ma non è detto che poi ciò che ci viene proposto ci piaccia, quindi modererò le aspettative.

Io personalmente ero molto entusiasta del rilascio del nuovo browser di Google: Chrome, ma non l'ho trovato particolarmente interessante, infatti un vecchio detto dice che non tutti i gusti sono alla menta, anche se spero che il nuovo sistema operativo sia un po' una rivoluzione, perché è questo che mi aspetto.

Non ci resta che aspettare la conferma ufficiale e sperimentare al più presto.

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30 agosto 2009

Google spiega il funzionamento di Google News

È apparso sul blog di Google Italia un post di spiegazione di come funziona l'esclusione delle notizie da Google News.
Vi riporto il post di Josh Cohen tradotto:

"E' possibile che abbiate letto oggi sulla stampa italiana che l'Antitrust ci ha notificato un'indagine in relazione a Google News come conseguenza di una segnalazione della FIEG (Federazione Italiana Editori di Giornali). In questo momento stiamo rivedendo la notifica in dettaglio, ma nel frattempo abbiamo pensato che fosse utile fare chiarezza sul meccanismo con cui gli editori possono controllare i loro contenuti sul web.

Primo, l'obiettivo di Google News è sempre stato quello di mettere a disposizione prospettive diverse su una notizia e di portare i lettori di tutto il mondo sui siti degli editori. Noi non visualizziamo le notizie nella loro completezza, piuttosto il nostro approccio è simile a quello che adottiamo per la ricerca su web: mostriamo semplicemente il titolo della notizia, una o due righe di testo e poi il link al sito dell'editore. Insomma, giusto le informazioni utili perché il lettore sia invogliato a leggere l'intero articolo. Una volta che l'utente fa click sul link e viene reindirizzato all'articolo, sta all'editore decidere come trarre profitto dal contenuto. Il giornale può scegliere se far pagare il lettore per accedere all'intero articolo oppure può ospitare pubblicità sul proprio sito.

Chi fornisce notizie, analogamente a qualsiasi altro editore online, ha il pieno controllo sul fatto di rendere visibili i propri contenuti attraverso i servizi di Google. Quindi, se un editore non vuole essere trovato su Google.com o su Google.it o su un altro motore di ricerca, può evitare l'indicizzazione automatica utilizzando uno standard universalmente accettato, chiamato robot.txt. Gli editori hanno anche una serie di altre modalità per controllare come i loro contenuti appaiono (o non appaiono). Una di queste opzioni è per esempio quella di continuare a comparire nei risultati di ricerca di Google senza comparire su Google News. In questo caso, tutto quello che deve fare è contattarci e richiedere la rimozione dal servizio. In effetti, abbiamo incontrato diversi editori italiani e rappresentanti della FIEG proprio quest'estate per spiegare loro queste opzioni.

Noi rispettiamo i desideri dei proprietari del contenuto, ed è per questo che abbiamo fatto in modo che non far parte dei nostri servizi sia semplice. Tuttavia, quando si tratta di Google News, riceviamo di gran lunga più richieste di essere inclusi nel servizio di quante ne riceviamo per la rimozione. Questo è perché gli editori capiscono che il traffico generato da Google News, e da servizi ad esso analoghi, è un traffico di valore: Google News porta oltre 1 miliardo di click al mese agli editori di notizie, molti dei quali traggono profitti da questo traffico grazie alla pubblicità presente sui loro siti."

Scritto da: Josh Cohen, Business Product Manager Google News

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28 agosto 2009

L'antitrust contro Google News Italia

Non solo Microsoft è nel mirino dell'Antitrust, ora sotto la lente dell'organismo di vigilanza c'è finita pure Google Italia News.


L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha pubblicato un bollettino in cui si legge che è stata avviata un'istruttoria nei confronti di Google Italy a seguito di una segnalazione della Fieg (Federazione italiana degli editori di giornali).

La Fieg si lamenta di come vengono aggregati contenuti giornalistici su Google News i criteri usati non sono pubblici e sono regolati da un algoritmo coperto da segreto industriale. Le pratiche tecnologiche con cui Google forma i propri indici (ranking) dei contenuti riportati su Google News Italia e i propri indici di risposta alle queries degli utenti non sono trasparenti.

Il sistema utilizzato da Google determina la presenza ed il posizionamento degli articoli riportati sul portale Google News Italia delimitando la visibilità degli annunci e il livello di preminenza dato ad alcuni rispetto ad altri, potendo favorire un soggetto a scapito di un altro. La mancanza di trasparenza, secondo la FIEG, procura danni agli editori che competono con Google nel mercato della raccolta pubblicitaria on-line.

Ma denuncia anche che l'impossibilità di un editore di un sito di news di controllare quali dei propri contenuti possano essere indicizzati e resi accessibili tramite Google News.

Le opzioni sono solo due:

- consentire al motore di ricerca Google di accedere liberamente al proprio sito e di raccogliere ed utilizzare i dati ad esso relativi anche per finalità di raccolta pubblicitaria;

- oppure vietare l’accesso al proprio sito ai sistemi automatizzati di Google, così escludendosi non solo da Google News ma anche dalla consultazione effettuata da tutti coloro che utilizzano detto motore di ricerca e dunque dai proventi pubblicitari che tale consultazione indirettamente produce.

Le modalità con cui Google procede all’utilizzo dei contenuti pubblicati sul sito dell’editore potrebbero essere tali da configurare un abuso di posizione dominante con effetti distorsivi della concorrenza nei mercati della raccolta e dell’intermediazione pubblicitaria on-line.29.

Google visualizza il titolo e le prime righe degli articoli pubblicati dagli editori, che costituiscono parte integrante del prodotto generato dai loro investimenti e dalla loro attività. In base a quanto segnalato da FIEG, ciò accadrebbe, non solo in assenza di qualsiasi remunerazione diretta per l’utilizzo dei contenuti, ma soprattutto senza che l’editore possa scegliere se includere o meno le notizie pubblicate sui propri siti internet su detto portale o possa esercitare qualsiasi forma di controllo dei contenuti visualizzati su Google News Italia.

Utilizzando contenuti prodotti da editori terzi, ha creato un portale di informazione che si pone come sostituto delle home page dei principali siti di informazione quali, ad esempio, quelli delle principali testate quotidiane o di agenzie di stampa, limitando la capacità di tali soggetti di valorizzare i propri spazi pubblicitari.

Inoltre tramite i link del portale Google News Italia si accede direttamente alla pagina interna del sito dell’editore, saltando la home page del sito stesso che rappresenta un’importante fonte di introiti pubblicitari per i siti informativi.

L’istruttoria dell’Antitrust dovrà dunque verificare se i comportamenti di Google, resi possibili dalla sua indiscussa predominanza nella fornitura di servizi di ricerca online, siano idonei ad incidere indebitamente sulla concorrenza nel mercato della raccolta pubblicitaria online, con l’ulteriore effetto di consolidare la sua posizione nell’intermediazione pubblicitaria online.

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28 luglio 2009

Gmail vi cancella dalle newsletters che non volete più ricevere

Molte volte capita che per utilizzare un prodotto, partecipare ad un concorso o magari per propria scelta, ci si iscrive a delle Mailing-list o Newsletters.

Non sempre le aziende o i siti a cui ci si iscrive offrono la possibilità di cancellarsi e se vi è la possibilità non è detto che sia così semplice effettuare questa operazione. A questo punto molti di noi esasperati cestiniamo l'e-mail  o ancor peggio la segnaliamo come Spam. Ora però ci viene in aiuto l'indispensabile Gmail.

Una nuova funzionalità viene fornita dal servizio di posta elettronica della grande G, se si tenta di segnare un messaggio proveniente da una delle mailing-list come "Spam", Gmail  ci offre 2 possibilità :

- cancellare l'iscrizione per conto dell’utente;
- forzare Gmail a marcare il messaggio come Spam.

A dire il vero a me non ha funzionato in questo modo, ma aprendo l'e-mail e cliccando su dettagli vi è un bottone che annulla iscrizione: Cancella dall'elenco di questo mittente;  effettivamente ha funzionato alla grande.

Maggiori info: sul Lifehacker.


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