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8 giugno 2008

L' Avv. Frediani alla settimana nazionale della sicurezza in rete

Si è aperta ufficialmente la prima Settimana Nazionale della Sicurezza in Rete.

A questo importante evento segnalo che è on line un intervista dell'Avv. Frediani rilasciata a Microsoft per la settimana della sicurezza in rete.
Per maggiori info: http://www.sicurezzainrete7x24.org/
alla sezione videointervista.
La prima Settimana della Sicurezza è promossa dall’Unione Nazionale Consumatori con il patrocinio del Ministero delle Comunicazioni – ora confluito nel Ministero dello Sviluppo Economico –, in collaborazione con Polizia Postale e delle Comunicazioni, ABI Lab, SicuramenteWeb – l’iniziativa di responsabilità sociale di Microsoft Italia per un mondo digitale migliore – Skuola.net e l’agenzia giornalistica AGR, grazie al contributo di Microsoft, Expedia, Symantec e Webank, e con il sostegno di numerose altre associazioni ed aziende che hanno sposato il progetto.

L’iniziativa si svolgerà interamente online, attraverso un video blog che accompagnerà l’utente nella conoscenza e nell’approfondimento dei principali rischi da evitare in Internet, offrendo competenze e informazioni per proteggere la navigazione in Rete e per promuovere un uso consapevole e responsabile delle sue risorse.

Informazioni sull'evento si trovano sul sito Microsoft

23 febbraio 2008

Aruba ed eBayabuse: il gestore dice la sua

A seguito delle numerose notizie apparse sul web circa la decisione di Aruba di bloccare il sito eBayabuse, il gestore ha deciso di rilasciare una pubblica dichiarazione in merito.

“Abbiamo cessato l’erogazione del servizio sul sito eBayabuse in quanto ci è stato formalmente richiesto dalla Polizia Postale. Il contratto con i nostri clienti prevede, a tutela sia del diffamante sia del diffamato, che in caso di contenzioso sia possibile interrompere l’erogazione del servizio bloccando la visibilità sul web, il tutto a protezione dei nostri clienti” ha affermato Stefano Cecconi, CEO di Aruba.

Cecconi ha inoltre precisato le modalità operative che un hosting provider deve adottare per deontologia professionale e per contratto quando sussistono ipotesi di diffamazione all’interno dei propri siti.

“Il primo passo da compiere è verificare che effettivamente il sito riporti un contenuto ritenuto diffamatorio per una terza parte e soltanto quando abbiamo questa certezza siamo pronti a compiere il passo successivo, ossia il confronto con il nostro cliente al quale viene richiesta la cancellazione del testo ritenuto diffamatorio. I nostri contratti prevedono espressamente che in caso di contenzioso sia possibile interrompere l’erogazione del servizio, a tutela del cliente e del presunto diffamato”.

Maggiori dettagli dei contratti dei hosting sono visionabili a questo indirizzo di di Aruba.

29 gennaio 2008

Agcom indaga sugli sms truffaldini

È di questi giorni la notizia che l'Agcom, (Autorità Garante per le Comunicazioni) ha richiesto alla Polizia Postale di avviare un indagine presso un operatore di telefonia mobile, sospettata di aver partecipato all'invio di sms truffa, che avvertono l'utente della presenza di finti messaggi in segreteria per convincerlo a chiamare numeri a pagamento.

Il giro d'affari si presume sia pari a 20 milioni di euro annui e coinvolgerebbe almeno 3 milioni di cittadini. Questi i dati del Codacons già denunciati dalla Adusbef e dalla Federconsumatori.

Il costo della chiamata in questi casi, ricorda il Codacons, è di 12,40 euro più Iva al minuto.

I messaggi incriminati si presentano all'incirca cosi:
"È presente un nuovo messaggio. Ore 09.22 del 29.01.08 (1 messaggio). Per ascolto chiama da fisso 899xxxxxx"; oppure "Parts express: abbiamo tentato di recapitarle una spedizione al suo indirizzo. Prego contattarci in orari d'ufficio al numero di telefono 899xxxxxx per nuova consegna".
Se saranno rilevate violazioni, la stessa Autorità garante ha affermato che
” alla fine dell’ispezione l’Agcom potrà adottare i provvedimenti sanzionatori di competenza”.
Concessa in anteprima a Pc-facile.com

25 gennaio 2008

Una sentenza assolve i siti p2p

Il Tribunale di Roma, a seguito di un'indagine svolta contro ignoti, ha stabilito che i siti di condivisione - beashare.com, emuleitalia.net, bittorrent.com. - non commettono reato.

Il Gip assolve i siti, non lo scambio di file protetti da copyright ad opera dei singoli utenti, quest'ultima azione resta reato per chi lo compie.

Lo scambio avviene tra utenti finali, senza l'intermediazione da parte dei siti, quindi questi non commettono reato.

Nella sentenza si può leggere, inoltre:
"Mancando una legislazione ad hoc .... non appare possibile in questa sede dare rilevanza ad un fenomeno assai diffuso che non può essere messo sotto accusa ed avente accertamenti quasi impossibili da fare", si legge nella sentenza che chiude il procedimento".

Il Pm ha richiesto l'archiviazione del caso.

Garante impone cancellazione informazioni su navigazione Internet ai Gestori

È di ieri la notizia che il Garante per la privacy, ha imposto la cancellazione di informazioni personali sui siti visitati dagli utenti alla Società Telecom, Vodafone e H3G. Ha inoltre richiesto alla Vodafone, H3G e Wind l'adozione di specifiche misure tecniche per la messa in sicurezza dei dati personali conservati a fini di giustizia.

La decisione del provvedimento scaturisce da una serie di indagini e ispezioni effettuate dal Garante (Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato).

I gestori di servizi telefonici e fornitori di connessioni ad Internet, possono conservare solamente i dati relativi alla fornitura per l'addebito della fatturazione del servizio effettuato, le altre informazioni (pagine web visitate o gli indirizzi Ip di destinazione) non possono essere conservate neanche a fini di giustizia. Infatti la conservazione di questi dati potrebbe permettere di risalire a relazioni personali e sociali, convinzioni religiose, orientamenti politici, abitudini sessuali e stato di salute.

Per fare ciò hanno a disposizione due mesi.

Ecco nel dettaglio i provvedimenti a cui si devono attenere i gestori:

Telecom
Il Garante ha vietato la conservazione, in qualsiasi forma e grado di dettaglio, di informazioni sui siti visitati dagli utenti e imposto la cancellazione di questi dati, i quali talvolta comprendevano perfino le interrogazioni ai motori di ricerca effettuate dagli utenti. Il trattamento illecito dei dati di traffico telematico riguarda tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi di accesso alla rete mobile con tecnologia cellulare.

Alla società è stato infine vietato l'uso di sistemi informatici (proxy server), non necessari né per l'instradamento della comunicazione né per la fatturazione, che interponendosi tra l'utente e i siti consentono una ingente raccolta di dati relativi alle connessioni effettuate nel corso della navigazione.

Vodafone
Il Garante ha vietato la conservazione, in qualsiasi forma e grado di dettaglio, di informazioni sui siti visitati dagli utenti e imposto la cancellazione di questi dati. Il trattamento illecito dei dati di traffico telematico riguarda tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi di accesso alla rete mobile con tecnologia cellulare.
Alla società è stata impartita anche una serie di prescrizioni relative sia al rispetto delle misure di sicurezza poste a protezione dei dati dal Codice della privacy, sia all'adozione di sistemi tecnologici richiesti dal ricordato provvedimento del Garante del dicembre 2005, sia in relazione alle ulteriori criticità rilevate nel corso delle ispezioni.

H3G
Il Garante ha vietato la conservazione, in qualsiasi forma e grado di dettaglio, di informazioni sui siti visitati dagli utenti e imposto la cancellazione di questi dati. Il trattamento illecito dei dati di traffico telematico riguarda tutti gli utenti che usufruiscono dei servizi di accesso alla rete mobile con tecnologia cellulare.

Alla società è stata impartita anche una serie di prescrizioni relative sia al rispetto delle misure di sicurezza poste a protezione dei dati dal Codice della privacy, sia all'adozione di sistemi tecnologici richiesti dal ricordato provvedimento del Garante del dicembre 2005, sia in relazione alle ulteriori criticità rilevate nel corso delle ispezioni.

Wind
Alla società è stata impartita anche una serie di prescrizioni relative sia al rispetto delle misure di sicurezza poste a protezione dei dati dal Codice della privacy, sia all'adozione di sistemi tecnologici richiesti dal ricordato provvedimento del Garante del dicembre 2005, sia in relazione alle ulteriori criticità rilevate nel corso delle ispezioni.
Concessa in anteprima a Pc-facile.com

27 dicembre 2007

Un servizio gratuito di prima consulenza Legale Informatica.

Cercate informazioni su dubbi legali informatici?

Oggi Vi voglio segnalare, in anticipo, un servizio che verrà avviato a breve sul sito PcTrio.com.

A questo post "Chiedilo all'Avvocato", dal 7 di gennaio 2008 in poi, sarà disponibile per tutte le persone che ne avranno bisogno un primo aiuto gratuito per districarsi dalle controversie legali che possono nascere inerenti all'informatica.
Nell'era dell'Information Tecnology l'inadeguatezza delle disposizioni normative non in grado di disciplinare ogni singolo evento connesso alla rete, può originare sovente confusione ed arbitrarietà su ciò che intorno ad essa avviene, l'utente si può trovare spaesato e confuso. Da qui è nata l'idea di fornire la possibilità di avere una primo supporto da persone competenti e preparate in materia legale informatica.

Questo è stato possibile grazie alla disponibilità concessa dall' Avvocato Valentina Frediani di
Consulentelegaleinformatico, che fornirà il suo lodevole contributo per dissipare appunto questi dubbi.

PCTrio.com è il mezzo che permette di interagire con un legale che può fornire , diciamo, un primo "pronto soccorso", dopodiché ogni utente sarà liberissimo di scegliere se continuare in privato la controversia.
PCTrio.com non percepisce nessun guadagno da questo servizio come non lo percepisce chi lo eroga effettivamente.

6 agosto 2007

Arrestato un altro spammer ed esemplare la condanna

Arrestato nel 2005, fuggito e riacciuffato l'anno dopo; Christopher William Smith, 27 anni uno dei più quotati e ricercati spammer del mondo.

Ieri in Minnesota la sentenza, che lo condanna a scontare 30 anni di reclusione, i capi di imputazione a suo carico sono: truffa e prescrizione di farmaci non autorizzata.

Smith conduceva un' attività che gli fruttò circa 24 milioni di dollari, intasando milioni di caselle email di messaggi nei quali sottoponeva particolari farmaci e incutendo timore alle proprie vittime se l'acquirente si lamentava.

Vero che l’attività di spammer rende molto, ma notevoli anche le sanzioni per ridurne il proliferare.

4 agosto 2007

Lotterie Multilevel tra il lecito e l'illecito

Sul sito della Guardia di Finanza si possono trovare consigli utili per non cadere in una delle tante trappole/truffa che si possono incontrare navigando in rete.

Infatti tra le attività situate al confine tra il lecito e l'illecito, proliferate di recente sulla Rete, si segnalano le cosiddette "Lotterie Multilevel". Si tratta di attività che prevedono l'offerta, soprattutto tramite siti di aste on line, di prodotti di alta tecnologia in cambio del pagamento di una quota, che consente l'iscrizione in una lista, e dello svolgimento di un'attività di proselitismo finalizzata alla ricerca di nuovi partecipanti.

Più utenti aderiscono all'offerta, pagando l'iscrizione, più il proprio nome avanzerà verso il vertice della lista fino a consentire il raggiungimento del premio promesso. Le possibilità di vincita sono in realtà limitatissime e l'unico che finisce per guadagnarci realmente, a spese dei partecipanti, è l'organizzatore del "gioco".

Alcuni consigli:
1. Se si parla di "liste", "bonus", "posizioni" il consiglio è lasciar perdere immediatamente e non prendere neanche in considerazione l'idea di iscriversi a questo genere di "lotterie piramidali": sono solo un ottimo sistema per buttare il proprio denaro.
2. Un'offerta di prodotti ad elevata tecnologia, viaggi o quant'altro a 15, 30, 34, 35, 36 euro o a cifre simili, e comunque non correlate al valore di mercato del bene proposto, indica che ci si trova di fronte ad una "Lotteria Multilevel"… Occhi aperti!
3. Usate innanzitutto il buon senso. In questo tipo di lotterie è maggiormente visibile la sproporzione tra il prezzo di offerta e il prezzo di mercato del bene oggetto della lotteria.
4. Studiate il regolamento e chiedete al titolare del sito di esplicitare il principio matematico che sottende al gioco, quindi verificate in anticipo le effettive possibilità di vincita. Diffidate dalle lotterie piramidali che non citano in modo chiaro le possibilità di vittoria in termini percentuali ed effettivi. In molti casi le probabilità di vincita sono prossime allo zero.
5. Non coinvolgete altre persone in questo genere di giochi. Oltre causare loro un danno economico, potreste rendervi colpevoli di "pubblicità ingannevole" (o peggio) ed esporvi al rischio di una denuncia.
6. Ricordate che è complicato se non impossibile recuperare il denaro buttato per iscriversi nelle "Lotterie Multilevel" piuttosto che evitare qualsiasi coinvolgimento a priori.

Il mondo telematico può e deve essere affrontato con prudenza. Un atteggiamento che può permetterci, anche senza essere in possesso di particolari cognizioni tecniche, di scongiurare il pericolo di truffe.

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