I feedback negativi di Ebay sono uno degli argomenti più caldi al momento sul web.
Qualche tempo fa, il noto sito di aste, ha comunicato l'intenzione di modificare la sua politica di feedback. Lo scopo sarebbe quello di arginare la pratica dei commenti negativi.
Infatti il presidente di eBay North America, aveva così commentato questa decisione:
“Il sistema di commenti non funziona come dovrebbe, oggi il principale problema con il sistema è che gli acquirenti hanno paura, proprio a causa delle minacce di ritorsioni. Che si verificano con un feedback negativo”.
Vi è anche in ballo la riorganizzazione delle tariffe che causerebbe l’aumento dei costi percentuali sul valore di vendita, che eBay intasca su ogni transazione.
Gli utenti a questa decisione avevano indetto uno sciopero dal 18 al 25 febbraio astenendosi da tutte le attività del sito.
I risultati non sembrano aver raggiunto l'obbiettivo sperato, infatti, secondo i media statunitensi, potrebbero ancora pensare ad altre forme di reibellione. EBay ha fatto sapere di non aver sofferto alcun danno dal boicottaggio in atto.
Il resoconto di questo sciopero è controverso, secondo i siti dealscart.com e medved.net le vendite su Ebay nel periodo dello sciopero sarebbero diminuite a 13 milioni, vedendo una riduzione in termini percentuali del 13%.
Il portavoce di EBay, Jose Mallabo, non vuole commentare i risultati riportati da terze parti,sostenendo che le statistiche interne del sito indicano che il boicottaggio "non ha avuto un impatto sui nostri elenchi", ma queste non saranno rese pubbliche.
Alcuni utenti comunque, riferiscono che per avere la certezza del risultato bisognerà attendere ancora una settimana.
Per approfondimenti: CnnMoney.
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