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30 luglio 2007

È nato un sito che mette all'asta le vulnerabilità

Si chiama WabiSabiLabi il portale svizzero che ha lo scopo di riconoscere un compenso agli hacker che scoprono vulnerabilità, nella sicurezza dei sistemi operativi.

Con questo metodo, oltre a riconoscere un adeguato compenso agli scopritori, si vorrebbe portare alla luce il mercato sotterraneo delle vulnerabilità nella sicurezza del software; secondo un'analisi di Herman Zampariolo, CEO dell'azienda, sarebbero circa 7mila l'anno le vulnerabilità rese pubbliche. Ma le stime di WSLabi portano ad un potenziale che supera i 139mila bug l'anno, di vulnerabilità che non vengono rivelate a causa della scarsa remunerazione di chi si impegna in questo settore.


Molte le critiche per questa scelta, si parte dal rischio di non distinguere l'acquirente, problema che WSLabi si dice pronta a fronteggiare, alla reticenza da parte delle aziende a pagare per conoscere le falle del proprio software preferendo attribuire la scoperta all'autore e riconoscendogliene semplicemente il merito.

WabiSabiLabi è guidata da Herman Zampariolo, ex CEO di iLight. Il suo direttore strategico è invece Roberto Preatoni, fondatore del sito Zone-h.org.

Maggiori informazioni qui [in inglese]

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