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14 luglio 2007

Gli USA spiano i nostri conti correnti

Partendo dal presupposto che capisco che per combattere il terrorismo si debbano usare molti metodi di spionaggio, non sono assolutamente daccordo che gli Americani possano ficcanasare ovunque, in qualunque luogo anche a casa mia, forse a volte ci dovrebbe essere un limite. Credo che se nascono i terroristi (per quanto non siano assolutamente giustificabili) ci si debba anche chiedere perchè qualcuno si rivolta contro Stati, Paesi, Nazioni, e persone.

Da cosa nasce questo preambolo? Da una notizia che ho letto proprio oggi. Gli USA sono autorizzati ad accedere alle transazioni bancarie di chiunque.
L'Unione Europea ha approvato un accordo che fissa le condizioni per il dipartimento del Tesoro americano per consultare i dati della rete bancaria internazionale SWIFT nell'ambito di indagini anti-terrorismo.

Dopo lo scandalo dell'anno scorso, dove nessun utente bancario era stato avvisato della supervisione da parte degli gli Usa, [i quali motivavano questa indagine dicendo che si trattava di tracciare i movimenti dei fondi legati alla reti terroristiche], oggi la European inter-bank payment agency SWIFT ha dato l'autorizzazione alle autorità USA per accedere alle transazioni bancarie e le banche si sono impegnate a informare i loro clienti a partire dal prossimo settembre, che i loro conti saranno monitorati.

Che dire, anche qui il cittadino non viene tutelato nel rispetto della sua privacy, qualunque sia il motivo del controllo.

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