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30 agosto 2010

Google Street View, dov'è?

Sempre per restare in tema di Google e di strade, i primi di agosto i mezzi di Street View sono tornate in Italia.

E se siete curiosi di conoscere le mete che devono percorre le macchine di Google, ora vi è una novità. recandovi sul sito di google.it/streetview, potrete vedere dove passeranno i mezzi, per farlo dovete cliccare nella sezione, dove è disponibile Street View e selezionare il nostro Paese tra le zone evidenziate sulla mappa o nell'apposito menù a scorrimento.

Dal Team di Google:

Abbiamo ritenuto questa integrazione utile per potervi fornire ancora più informazioni sul servizio e mantenere un rapporto di trasparenza, come sempre, verso tutti voi.

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12 giugno 2010

In germania il canone Tv lo pagheranno tutti

Qui in Italia, siamo soliti lamentarci e a vedere il giardino del vicino sempre più verde del nostro. Parlando per esempio del Canone per la TV, in Germania sono messi peggio di noi.
È stato deciso all'unanimità dai 16 governatori dei länder che dal 2013 a pagare il canone sarà chiunque possieda un'abitazione, se poi all'interno vi sia la Tv o altro elettrodomestico atto a ricevere suoni, musica, immagini etc ... è relativo.

Il costo del canone televisivo, in Germania, è di 17,98 euro mensili, pari ad un totale annuo di 215,76 euro, inoltre dovranno  pagare anche i 2,9 milioni di disoccupati che finora erano esentati. È comunque allo studio una possibile modifica, per questo caso, con un possibile rimborso da parte dello Stato, cosa che da noi non è contemplata. 

È previsto anche un aumento per gli alberghi, che rispetto ai 5,52 euro al mese attuali per l'intero complesso, pagheranno in futuro 6 euro per ogni stanza; in questo caso noi italiani come strutture alberghiere o bar che forniscono questo servizio credo abbiamo un costo notevolmente superiore vedi abbonamenti rai speciali 2010.

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26 aprile 2010

Hashbot per congelare un pagina web

Oggi ho avuto modo di leggere di un interessante servizio che viene citato dall'Avvocato Giuseppe Vaciago, difensore di tre dei quattro dirigenti di Google imputati per trattamento illecito dei dati.

da Teutas Law & Technology: 

Nella prima parte della lunghissima sentenza viene riportata una sua “legittima” eccezione sulla modalità di presentazione delle "prove elettroniche". Le chiedo un commento a proposito conoscendo la sua attività universitaria in tema. (Giuseppe Vaciago ha anche partecipato a Firenze lo scorso anno ad un seminario organizzato nell'ambito del progetto europeo ECCE -European certificate on Cybercrime and Electronic Evidence-JPEN- da Teutas.it. Inevitabile quindi uno sguardo particolare a questo profilo nella lettura della sentenza).
La ringrazio per il termine "legittima". In realtà anche se l'eccezione non era proceduralmente legittima, ho ritenuto che fosse da un punto di vista sostanziale importante evidenziare che nel 2010 non dovrebbe essere più possibile produrre come prova in un processo penale un documento cartaceo di una pagina web corredato da un file digitale in formato word contenente il "copia e incolla" della medesima pagina web. Ci sono strumenti gratuiti e validissimi che permettono di garantire certezza nella fase dell'acquisizione di una prova digitale presente in Rete come ad esempio il software hashbot (http://www.hashbot.com/) che tra le altre cose è stato progettato da informatici italiani. Essendo il mio principale tema di ricerca accademica, mi rendo conto che sono parziale nel mio giudizio, ma sottavalutare il rischio in termini di alterabilità e mancanza di genuinità che una analisi superficiale della prova digitale può generare è davvero pericoloso.
Il servizio citato è Hashbot e insieme a Whoishim fa parte di due progetti creati in collaborazione da due italiani, Gianni Amato e Davide Baglieri.

Whoishim consente di trovare moltissime informazioni su una determinata persona, sempre che questa abbia lasciato delle tracce sul web, recuperandole dai vari social network, dalle community on-line, o sui motori di ricerca,ecc…

Hashbot, invece è un applicazione ad uso forense che permette di acquisire e validare scientificamente una pagina web così come si trova in determinato momento. 

Nei due filmati vengono ampiamente spiegati ambedue i progetti, il primo da Gianni Amato per il servizio Hashbot



e il secondo da Davide Baglieri per Whoishim




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22 aprile 2010

Google pubblica la mappa delle richieste di censura nel mondo

Come siamo messi con la censura in Italia? Male! Di norma quando sentiamo parlare di censura sul web il primo pensiero va alla Cina, poi a tanti altri Stati che erroneamente si pensa siano sempre molto lontani da noi come India, Corea, Turchia.

Invece, purtroppo i paesi che applicano la censura sul web sono moltissimi, molto più dietro l'angolo, anzi  addirittura in casa nostra.

Magari molti di voi lo sapevano già, ma ora abbiamo anche un punto di riferimento che ci permette di valutare meglio la situazione. Infatti solo a Google le richieste di censura, da parte dell'Italia sono ben 57, questo ci porta ad essere al 7°posto e al 6° per le richieste dati  con un numero di 550 (attualmente), nella classica verificabile sul Government Requests tool.


Riporto la motivazione di questa pubblicazione dal blog di Google

L’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani afferma che “ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di sostenere opinioni senza condizionamenti e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo ai confini”. Scritto nel 1948, questo principio è oggi perfettamente applicabile ad Internet – uno dei più importanti strumenti per la libertà di espressione nel mondo. Tuttavia il controllo esercitato dai Governi sulla rete sta crescendo rapidamente: dal blocco completo al filtraggio dei siti, ai provvedimenti giudiziari che limitano l’accesso ad alcune informazioni, fino alle misure legislative che obbligano le aziende a controllare i propri contenuti.

Come giustamente viene precisato sul comunicato, molte di queste richieste sono lecite in quanto riguardano richieste di rimozione di contenuti pedopornografici o richieste per svolgere inchieste giudiziarie, ma "i dati relativi a queste attività non sono stati finora resi disponibili su larga scala. Crediamo che una maggiore trasparenza porterà a ridurre i rischi di censura."

Considerato che le richieste di cui sopra, sono rivolte solo a Google, si deduce che possiamo solo avere uno ipotesi della situazione visto che non sappiamo a chi e quante altre richieste similari sono state effettuate, inoltre è pur sempre un dato approssimativo visto che le motivazioni di tali richieste possono essere legittime.

Il mio personale parere è che i dati sono comunque molto elevati e il pensiero che ci venga sempre più preclusa la libertà di sapere, conoscere, imparare, informarci e soprattuto farci una nostra personale idee delle cose non mi piace proprio! :-(

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18 aprile 2010

Lo scanner che acquisisce 200 pagine in pochi minuti

All'Università di Tokyo è stato creato un nuovo software che permette di acquisire centinaia di pagina tramite un scanner, grazie ad una speciale fotocamera ad alta velocità che scatta 500 immagini al secondo.

Il professor Masatoshi Ishikawa, insieme a un gruppo di ricercatori giapponesi, ha messo a punto un prototipo di scanner in grado di acquisire 200 pagine di un libro in appena un minuto.

Lo scanner corregge le deformazioni e crea uno scatto dell'insieme, poi calcola la struttura e usa tali calcoli per filmare la scansione.

Come si potrà vedere dal filmato qui sotto, sfogliando velocemente le pagine di un libro, davanti alla apposita fotocamera che catturerà immagini alla velocità di 500 frame al secondo e le digitalizzerà alla risoluzione di 1280x1024, sarà possibile scansionare ad una velocità incredibile moltissimo materiale.



Il team è al momento al lavoro per migliorare il progetto apportando migliorie che permettano nell'arco di pochi anni di immettere il prodotto sul mercato integrato nei sistemi portatili, smartphone, iPad o in un iPod. In questo modo si potranno digitalizzare giornali, libri o riviste, in maniera molto rapida e leggerli in un secondo momento. 


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15 aprile 2010

Usare Allblogs per promuovere il proprio blog

Chi decide di aprire un blog, può avere molti motivi, può essere interessato a guadagnare, può voler farsi conoscere, ha un argomento che lo appassiona e vuole condividere le proprie conoscenze con gli altri, gli piace scrivere e basta, o ancora il suo scopo è informare di ciò che accade nel mondo.

Come dicevo le motivazioni sono molte e anche i blog sono molti, quindi ognuno cerca il sistema per far si che il proprio blog venga conosciuto da più persone.

Vi sono vari metodi per aumentare la visibilità del proprio blog, inserire il blog nella firma quando ci si iscrive ad un forum, permette,  partecipando a discussioni e apportando informazioni interessanti, che chi legge sia incuriosito e voglia approfondire leggendo anche il blog inserito nella firma.

Altro metodo molto semplice è inserire il link del blog nella propria firma apposta la fondo delle e-mail.

L’article marketing è un metodo di promozione basato sulla diffusione di articoli e comunicati stampa contenenti dei link al tuo sito. 

Si possono utilizzare i servizio di Social News o aggregatori di notizie, ne esistono moltissimi uno dei più conosciuti è OKnotizie, iscriversi ai motori di ricerca, o utilizzare un aggregatore di rss che semplificano la ricerca di argomenti d'interesse per l'utente che ama seguire i blog, come per esempio  Allblogs.


Potete anche creare gruppi, inerenti all'argomento del vostro blog, sugli ormai famosissimi Social Network, come Facebook, Twitter Myspace e molti altri ancora. 


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12 aprile 2010

I certificati medici si spediranno on-line

Molto presto i dipendenti pubblici avranno un cambiamento per quanto riguarda l'invio dei certificati medici, precisamene dal 19 giugno 2010, dovranno essere inviati direttamente all'Inps solo per via telematica.


Il Ministero della salute, con decreto del 26 febbraio 2010, ha stabilito che il medico o la struttura sanitaria pubblica, dove il lavoratore ha svolto la visita, dovrà inviare all’Inps il certificato medico, entro due giorni lavorativi dall’inizio del periodo di lontananza dal lavoro del dipendente per motivi di salute.

Il lavoratore dovrà fornire al medico o alla struttura pubblica la tessera sanitaria (da cui si desume il codice fiscale), l’indirizzo di reperibilità da inserire nel certificato, se diverso da quello di residenza in precedenza comunicato all'amministrazione e potrà  chiedere la copia cartacea del certificato o che gli sia inviata copia alla propria casella di posta elettronica.

Speriamo sia estesa anche agli altri lavoratori. ;-)



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20 dicembre 2009

Google promuove Chrome Os con un video

Sono sempre molto fantasiosi in casa Google, e per non smentirsi hanno creato un video che spiega il funzionamento di Chrome.

Guardatelo e sorridete. ;-)



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19 dicembre 2009

Risparmiare consultando Internet

Oggi come oggi il risparmio è diventato necessario, vuoi per la crisi, vuoi per la mancanza di lavoro o anche solo per non sprecare.

Anche qui Internet ci viene incontro, anzi per essere più precisi un sito ci aiuterà nella scelta delle tariffe più convenienti di svariati servizi essenziali.



Sul sito SosTariffe.it, potrete con molta rapidità e semplicità confrontare i prezzi e le tariffe di: telefonia fissa e mobile, Internet, Luce, Gas, Pay Tv etc ...

Come dicevo il funzionamento è molto semplice, si sceglie il servizio al quale siamo interessati, si forniscono un paio di dati per poter creare i parametri di confronto ed in un secondo verranno visualizzate, in ordine di convenienza, le aziende che per il suddetto servizio sono le più convenienti.

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18 dicembre 2009

Informazioni gratuite al telefono con Neveralone

Vi sarà capitato, o potrebbe accadere, di avere improvvisamente necessità di reperire una notizia via Internet e trovarvi nella situazione di non avere un computer sottomano, oppure non avere la connessione Internet. Come fare per avere al più presto possibile quell'informazione tanto importante per voi in quel momento?

C'è una soluzione davvero originale, vi basterà comporre un numero telefonico e qualcuno cercherà al posto vostro gratuitamente. Si tratta di Neveralone, consultabile telefonicamente ma anche via internet.

Neveralone è il primo numero verde internazionale di informazione telefonica, vi basterà chiamare e chiedere l'informazione che vi serve, riceverete qualsiasi tipo di notizia, gratuitamente da qualunque telefono chiamate.

Per esempio siete in ritardo e volete sapere a che ora chiude il negozio in cui siete diretti, o magari cercate un numero di telefono, o ancora dovete prenotare dei biglietti aerei all’ultimo momento oppure cercate un ristorante? Vi basterà comporre il numero 00.800.800.800.54

È gratis e in cambio chiede l'ascolto di messaggi pubblicitari, infatti durante il corso della telefonata vi verranno proposti degli intervalli pubblicitari (in genere all’inizio), i quali, se da un lato vi intratterranno nell’attesa, dall’altro vi permetteranno di accedere al servizio a costo zero.

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16 novembre 2009

Il portale dell'automobilista per informazioni sui punti patente

Se viaggiate molto o per piacere, o per lavoro, potrebbe (purtroppo) esservi capitato di prendere una multa, ma non solo, potreste avere necessità di accedere ai servizi online di pagamento delle pratiche auto, oppure volete consultare la vostra situazione punti della patente, o ancora dovete sostenere l'esame di teoria per il conseguimento della patente A o B e sul sito trovate una demo  del quiz patente informatizzato.



Insomma tutto ciò che vi serve inerente all'auto lo potete trovare sul portale dell'automobilista messo a disposizione dal Ministero dei Trasporti.

Una volta che vi siete registrati, vi consentirà di avere a portata di mano tutte le informazioni che vi interessano.

Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero verde 800.00.77.77 tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00 oppure inviare un e-mail.

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In attesa del sistema operativo di Google

Ne era stata data notizia ufficiale a fine luglio, ed ora sembra proprio che sia arrivata l'ora per poter provare il nuovo sistema operativo di Google.


Secondo voci circolate su Internet, a partire da TechCrunch, questa settimana verrà diffuso il nuovo OS di Google in versione non completa. L'attesa, come per ogni prodotto Google, è sempre alta, ma non è detto che poi ciò che ci viene proposto ci piaccia, quindi modererò le aspettative.

Io personalmente ero molto entusiasta del rilascio del nuovo browser di Google: Chrome, ma non l'ho trovato particolarmente interessante, infatti un vecchio detto dice che non tutti i gusti sono alla menta, anche se spero che il nuovo sistema operativo sia un po' una rivoluzione, perché è questo che mi aspetto.

Non ci resta che aspettare la conferma ufficiale e sperimentare al più presto.

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4 settembre 2009

I documenti segreti o censurati li trovi su Wikileaks

Se siete delle persone molto curiose, o semplicemente volete sempre sapere la verità delle cose, allora vi consiglio di fare un giro su Wikileaks.

Wikileaks è un sito internet dove è possibile pubblicare i documenti segreti e materiale classificato riservato, dei governi democratici e delle Corporations.

Il progetto si occupa di preservare l'anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella "fuga di notizie".

Purtroppo non esiste un indirizzo editoriale né una redazione che controlli i documenti ricevuti, quindi non vi è la sicurezza della veridicità dei documenti postati.

La Main Page é dove si possono trovare gli ultimi rapporti e documenti pubblicati in ordine cronologico, ma si possono anche seguire tutti gli ultimi commenti via Twitter.

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28 luglio 2009

Gmail vi cancella dalle newsletters che non volete più ricevere

Molte volte capita che per utilizzare un prodotto, partecipare ad un concorso o magari per propria scelta, ci si iscrive a delle Mailing-list o Newsletters.

Non sempre le aziende o i siti a cui ci si iscrive offrono la possibilità di cancellarsi e se vi è la possibilità non è detto che sia così semplice effettuare questa operazione. A questo punto molti di noi esasperati cestiniamo l'e-mail  o ancor peggio la segnaliamo come Spam. Ora però ci viene in aiuto l'indispensabile Gmail.

Una nuova funzionalità viene fornita dal servizio di posta elettronica della grande G, se si tenta di segnare un messaggio proveniente da una delle mailing-list come "Spam", Gmail  ci offre 2 possibilità :

- cancellare l'iscrizione per conto dell’utente;
- forzare Gmail a marcare il messaggio come Spam.

A dire il vero a me non ha funzionato in questo modo, ma aprendo l'e-mail e cliccando su dettagli vi è un bottone che annulla iscrizione: Cancella dall'elenco di questo mittente;  effettivamente ha funzionato alla grande.

Maggiori info: sul Lifehacker.


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23 luglio 2009

Google ci proporrà il suo Sistema Operativo

Questa settimana anche Google ci ha dato dentro {miii sono stata via solo una settimana ed è successo di tutto ;-)}, sono usciti dalla lunghissima fase Beta molti prodotti, tra cui Gmail ma soprattutto la notizia importante è che anche la grande G ha deciso di cimentarsi con un Sistema Operativo.

In fondo in fondo lo sapevamo tutti che prima o poi Google ci avrebbe provato a proporci questa novità, oramai era già dotato di posta elettronica, Google Docs, Google Reader , ora il browser ed infine, quasi scontato ci sarà il Sistema Operativo.

Direttamente da Google:

Sono passati nove mesi da quando abbiamo lanciato il nostro browser Google Chrome e oggi oltre 30 milioni di persone lo utilizzano regolarmente. Google Chrome è stato progettato per tutti quelli che sul Web ci vivono, che cercano informazioni, controllano l'email, leggono le notizie, fanno shopping o semplicemente si tengono in contatto con gli amici.

Tuttavia, i sistemi operativi che fanno funzionare i browser sono stati progettati in un'epoca in cui il Web non esisteva. È per questo che oggi siamo felici di annunciare un nuovo progetto che è il naturale corollario di Chrome: Google Chrome OS, il nostro contribuito alla ridefinizione del ruolo e della natura dei sistemi operativi.

Google Chrome OS è un sistema operativo leggero e open source, destinato inizialmente ai netbook. Tra qualche mese renderemo pubblico il codice, mentre i netbook saranno disponibili a partire dalla seconda metà del 2010. Dal momento che abbiamo già illustrato questo progetto ai nostri partner e presto cominceremo a lavorare con la community open source, abbiamo pensato che fosse giusto rendere nota la nostra visione, in modo che tutti comprendano quali sono i nostri obiettivi.

Velocità, semplicità e sicurezza sono gli aspetti fondamentali di Google Chrome OS. Nelle nostre intenzioni, il sistema operativo dovrà essere veloce e leggero, in grado di avviarsi e collegarsi al Web nel giro di pochi secondi. L'interfaccia utente sarà essenziale e senza fronzoli, per valorizzare l'esperienza utente direttamente sul Web. Come già fatto per il browser, abbiamo scelto la semplicità, riprogettando completamente l'architettura di sicurezza alla base del sistema operativo, in modo che gli utenti non debbano preoccuparsi di virus, malware e aggiornamenti di sicurezza. Dovrà semplicemente funzionare.

Google Chrome OS sarà compatibile con processori x86 e ARM, e stiamo lavorando con diversi produttori OEM per poterlo lanciare sul mercato l'anno prossimo. L'architettura software è molto semplice: immaginate Google Chrome in esecuzione all'interno di un nuovo sistema a finestre, basato su un kernel Linux. Per gli sviluppatori di applicazioni, la piattaforma è il Web. Funzioneranno tutte le applicazioni basate sul Web, e nuove applicazioni potranno essere sviluppate utilizzando qualsiasi tecnologia web. Naturalmente, queste applicazioni saranno compatibili con qualsiasi browser standard su Windows, Mac e Linux, dando accesso agli sviluppatori alla più vasta base di utenti che una piattaforma sia in grado di offrire.

Google Chrome OS è un progetto nuovo, separato da Android. Android è stato progettato fin dall'inizio in modo da funzionare su un gran numero di dispositivi, dai telefoni ai set-top box e ai netbook. Allo sviluppo di Google Chrome OS lavorano persone che trascorrono gran parte del loro tempo sul Web e il sistema operativo è pensato per i computer di tutte le dimensioni, dai piccoli netbook ai sistemi desktop. Sebbene vi siano degli aspetti coincidenti tra Google Chrome OS e Android, siamo convinti che la facoltà di scegliere sia un motore per l'innovazione, a vantaggio di tutti, Google compresa.

Riceviamo sempre molti commenti dai nostri utenti e il loro messaggio è chiaro: i computer devono migliorare. Le persone vogliono avere un accesso immediato all'email, senza dover aspettare che il computer si avvii e i browser si aprano. Vogliono che i loro computer siano sempre veloci come appena comprati. Vogliono che i dati siano sempre accessibili da qualsiasi luogo, senza doversi preoccupare di perdere il computer o fare il backup dei file. Ma soprattutto nessuno vuole perdere ore a configurare il computer per far funzionare ogni singola periferica collegata.

Inoltre, un'esperienza di utilizzo del proprio computer più soddisfacente va a vantaggio di Google, poiché gli utenti saranno più propensi a trascorrere più tempo su Internet.

C'è ancora molto da lavorare e di certo avremo bisogno di tutto l'aiuto della community open source per raggiungere il nostro obiettivo, ma siamo elettrizzati dalle prospettive che abbiamo di fronte e speriamo che lo siate anche voi.

Maggiori info le trovate sul blog

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27 giugno 2009

5 siti per risparmiare sugli acquisti

In un periodo di crisi come questo ci si deve ingegnare sul come far quadrare il bilancio e soprattutto come arrivare a fine mese con la pagnotta in tavola. Internet ci può aiutare, esistono infatti alcuni siti che all'occorrenza tornano utili.

Io ne ho trovati alcuni, il primo è un forum che già dal nome è molto chiaro l'obbiettivo, si chiama Vivere gratis. Il loro motto è "Perchè pagare ciò che puoi avere gratis?!", il sito è uno spazio virtuale, fatto da utenti reali, in cui è possibile avere prodotti di ogni genere gratuitamente, grazie soprattutto alla collaborazione di aziende e/o produttori di qualsiasi settore, un punto di riferimento dove poter usufruire delle offerte gratuite che ogni giorno propone il mondo web.

Altro luogo davvero interessante è il sito Zerorelativo.it una community italiana di baratto e prestito gratuito. Attivo dal dicembre 2006.

Se invece siete consumatori da super mercato, non deve mancare tra i vostri preferiti Ultimo prezzo una directory informativa sui centri commerciali, una risorsa online sul più importante fenomeno commerciale dello shopping "offline" di questi anni: tornate a trovarci spesso, troverete delle utili novità, tra cui le occasioni di shopping, le domeniche di apertura e le altre aperture straordinarie! Qui si possono trovare offerte interessanti cercando nella propria regione e poi nella propria zone le offerte legate ai centri commerciali esistenti.

Se siete amanti del baratto provate a consultare Scambiamoci una vetrina virtuale, che ti da la possibilità di pubblicare e scambiare in maniera facile e veloce tutti quegli oggetti che non utilizzi più, ma che possono essere utili agli altri.

Non possono mancare alla lista un sito per il BarattoMusicale e BarattoLibri. Sul primo trovate anche strumenti musicali, spartiti e annunci vari come ricerca di musicisti e cantanti, il secondo invece al momento in cui scrivo si possono trovare ben 63.806 libri, barattabili o acquistabili.

Ed infine se vogliamo anche risparmiare con il mezzo che ci permette di arrivare nel nostro centro commerciale preferito, è d'obbligo consultare il sito che vi permette di risparmiare sul pieno di carburante, Pienorisparmi è un sito dove vengono segnalati dagli utenti i distributori più convenienti nella zona in cui voi vivete.

Conoscete altri siti che offrono servizi che ci aiutino a risparmiare? Segnalate gente, segnalate!

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12 maggio 2009

Cala la pirateria ma aumentano danni al settore informatico

La pirateria di software in Italia è diminuita rispetto all'anno scorso, ma l'analisi è un po' più complessa perchè sono aumentate le perdite per il settore informatico italiano.

Da un indagine svolta dalla IDC per conto della BSA (Business Software Alliance), riporta i risultati nel rapporto: Global Software Piracy Study, ne emerge che in Italia nel 2008 la pirateria sul software per Pc è diminuita dell'1% rispetto all'anno precedente.

Anche nella metà dei 110 Paesi oggetto dello studio la percentuale di pirateria ha registrato una riduzione, mentre soltanto nel 15% dei casi si è verificato un incremento. In Italia le perdite causate al settore informatico dalla pirateria software nel 2008 sono cresciute del 7%, passando dai 1.277 milioni di euro dello scorso anno ai 1.361 stimati per il 2008.

Dal 2003 ad oggi, infatti, il tasso di pirateria del software nel nostro Paese ha raggiunto l’inquietante picco del 53%, per poi finalmente iniziare una parabola discendente che l’ha portato al 48% stimato per l’anno solare 2008. E il fenomeno ha effetti negativi che si estendono ben al di là del fatturato del settore.

Un altro studio, sempre realizzato da IDC e rilasciato nel febbraio 2008, indicava infatti come una riduzione della pirateria software del 10% in 4 anni potrebbe generare oltre 6.000 nuovi posti di lavoro, più di 700 milioni di euro di entrate per l’Erario e più di 2 miliardi di euro di ulteriore volume d’affari per il settore IT.

I risultati emersi dallo studio

  •  Nell’Europa Occidentale, i Paesi caratterizzati dai livelli più elevati di pirateria software sono stati la Grecia con il 57%, Cipro (50%) e, dopo l’Italia, l’Islanda con il 46%.  Tra i Paesi con i livelli di pirateria più bassi si sono segnalati invece il Lussemburgo (21%), l’Austria (24%), e Belgio, Svezia e Svizzera (tutti sul 25%). La Russia è infine il Paese che ha compiuto i maggiori progressi con una riduzione di 5 punti percentuali in un anno, attestandosi al 68%, e di ben 19 punti in sei anni.
  • Nei 110 Paesi oggetto dello studio la pirateria relativa al software per PC è diminuita in 57 casi, è rimasta invariata in 36 nazioni ed è aumentata soltanto in 16 Paesi. Poiché il mercato globale dei PC cresce a velocità notevolmente superiore nei Paesi caratterizzati da percentuali elevate di pirateria, il livello complessivo della pirateria software è aumentato globalmente di tre punti percentuali toccando il 41% nel 2008.
  • Le economie emergenti assommano infatti complessivamente al 45% del mercato globale dell'hardware per PC, ma a ciò corrisponde meno del 20% del mercato complessivo del relativo software. Se in questi Paesi il mercato del software raggiungesse il medesimo livello del mercato dell'hardware, la crescita assommerebbe a 40 miliardi di dollari all'anno. Con la riduzione di un solo punto percentuale della pirateria globale in un anno, inoltre, il settore IT beneficerebbe di un'ulteriore crescita pari a 20 miliardi di dollari.
  • La diffusione dell'accesso ad Internet alimenterà purtroppo anche il mercato del software pirata. Nei prossimi 5 anni 460 milioni di persone nei Paesi emergenti disporranno di accesso online. La crescita della pirateria sarà più consistente tra le piccole aziende e i consumatori, due aree caratterizzate generalmente da livelli più elevati rispetto alle grandi aziende e alle pubbliche amministrazioni.
Ulteriori informazioni e studio completo (in inglese) Bsa.org.

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10 maggio 2009

Google pubblicizza Chrome in TV


Google ha deciso di cambiare strategia commerciale e utilizzerà la TV per pubblicizzare il suo browser Google Chrome.

I primi spot pubblicitari, per far conoscere a tutti il suo browser, partiranno la prossima settimana in Giappone dove viene messo in evidenza lo stile minimalista del browser di Google.

Qui sotto il video della nuovissima pubblicità:



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9 maggio 2009

Trovati dati di test lancio missili su Hard disk

Quando si decide di vendere o anche buttare il proprio computer, è d'obbligo cancellare tutto, in modo che i nostri dati memorizzati in memoria non finiscano in mano altrui.

Questi procedimenti andrebbero fatti sui pc, telefonini, ma anche cd rom o DVD. Sui nostri computer potrebbero restare nomi, indirizzi mail, rubriche telefoniche, filmati, numero di conto bancario, foto, dati personali in generale, ma anche di tipo sensibile come quelli sanitari e chissà quant'altro.

Sempre più spesso si viene a conoscenza di casi in cui si segnala il ritrovamento di dati personali all’interno di apparecchi elettronici, da un analisi di 300 hard disk usati, venduti online e a fiere dell’usato è stato riscontrato che ben il 34% conteneva dati riservati facilmente recuperabili.

La ricerca è stata condotta da British Telecom e l’Università di Glamorgan in Gran Bretagna, USA, Germania, Francia e Australia, che ha utilizzato applicazioni standard per verificare la presenza di dati.

E qui arriva il bello, perchè non solo noi semplici utenti rischiamo di essere sbadati e lasciare in balia di chicchessia i nostri dati, ma  anche persone che si dovrebbero occupare della sicurezza di intere nazioni.

Da questo studio sono emerse informazioni inquietanti, sono stati infatti ritrovati i dati di una trattativa di una transazione da 50 miliardi di dollari, e  i dettagli del test e delle procedure di lancio per missili THAAD (Terminal High Altitude Area Defence), un sistema missilistico testato nel marzo scorso dopo i lanci sperimentali della Corea del Nord.

Sempre nello stesso disco sono state trovate le planimetrie delle strutture dove questi missili sono stati progettati, e informazioni personali sui dipendenti.

È obbligatorio cancellare i dati sulle nostre apparecchiature elettriche ed elettroniche come da provvedimento del Garante sulla Privacy intitolato (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) e misure di sicurezza dei dati personali) (Gazzetta Ufficiale n. 287 del 9 dicembre 2008).

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5 maggio 2009

Wolfram Alpha il nuovo motore che sbaraglierà tutti!

Un rivoluzionario motore di ricerca verrà lanciato ufficialmente in questo mese il suo nome è Wolfram Alpha, che inizialmente il motore sarà in lingua inglese.

È stato sviluppato e creato dallo scienziato britannico Stephen Wolfram, fondatore dell’omonima società di ricerca, ma famoso anche per la piattaforma Mathematica e per il libro "A New Kind Of Science" (NKS).

Presentato pubblicamente ad Harvard la scorsa settimana Wolfram Alpha è destinato a far concorrenza a colossi come Google e Wikipedia, ma anche Yahoo! Answer.


Questo motore di ricerca non fornirà dei semplici link tra cui cercare la nostra risposta, ma permetterà di formulare una domanda e ricevere una risposta come se a darcela fosse un essere umano.

Lo stesso Wolfram dichiara:
"Sarà come colloquiare con un esperto: il motore di ricerca sarà capace di comprendere gli argomenti cui l'utente fa riferimento, elaborare i dati e mostrare immediatamente i risultati. L'obiettivo è quello di fare in modo che la conoscenza sia accessibile a chiunque, ovunque ed in qualsiasi momento".
Sempre il professor Wolfram afferma al quotidiano Independent di Londra:
“Siamo solo all’inizio, il mio sistema può diventare importante per il Web quanto lo è stato Google".
Ma non sarà necessariamente un nemico per Google, infatti lo stesso ricercatore non esclude, per il futuro, alleanze proprio con il colosso di Mountain View:

"Potremmo lavorare insieme a Google in futuro. Cerchiamo partner nell’ambito dei motori di ricerca, dei media, delle news. Crediamo che possano crearsi grandi sinergie in questo campo."

Il video dimostrativo:



Maggiori info sul blog ufficiale e qui potete trovare il motore Wolfram Alpha.

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